L'otoplastica é l’intervento che si propone di correggere le cosiddette “orecchie a ventola” o “orecchie ad ansa”, la deformità più comune a carico del padiglione auricolare.
Si esegue generalmente in anestesia locale e non richiede ricovero.
L’orecchio a ventola può essere dovuto ad un eccessivo sviluppo della conca (la parte più interna del padiglione auricolare) oppure ad una scarsa definizione della piega dell’antelice (quel rilievo cartilagineo che circonda la conca), che determinano un distacco dell’orecchio dalla testa.
La deformità è generalmente già presente nel neonato o si manifesta nei primissimi anni di vita; può essere monolaterale o bilaterale e può essere più o meno grave.
L’intervento può essere eseguito già a partire dai 6-7 anni, poiché a questa età lo sviluppo dell’orecchio è oramai quasi completo.
Si evitano in tal modo le ripercussioni sul piano psicologico che tale inestetismo può causare nei bambini o nelle bambine in età scolare, spesso oggetto di scherno o comunque di eccessiva attenzione da parte dei compagni di scuola.
Le incisioni vengono eseguite sulla parte posteriore del padiglione auricolare e pertanto le cicatrici rimangono nascoste.
Affinchè la correzione sia definitiva, non ci si deve limitare semplicemente all’asportazione di una losanga di pelle sulla faccia posteriore dell’orecchio, ma si deve agire anche sulla cartilagine, che viene incisa, asportata o modellata e fissata con punti interni, a seconda dei casi.
Dopo l’intervento si applica sulle orecchie una medicazione moderatamente compressiva, che ha il compito di proteggerle e di evitare un eccessivo gonfiore o la formazione di ematomi.
Questa medicazione viene rimossa dopo 3-4 giorni e sostituita da una fascia elastica per capelli, di quelle che si acquistano normalmente in profumeria.
La fascia va indossata per circa 2 settimane durante il giorno e per un tempo più lungo (in genere almeno 1 mese) di notte, per evitare che, durante il sonno, l’orecchio possa essere malamente piegato sul cuscino.
Il dolore causato dall’intervento può essere facilmente controllato dai comuni analgesici, che generalmente sono necessari soltanto per le prime 48 ore.
Il risultato definitivo si apprezza generalmente dopo 4-6 mesi, tempo necessario per il completo assestamento.
Le complicanze di questo intervento sono rare, purchè il paziente si attenga rigorosamente alle indicazioni pre e post-operatorie.
Esse sono rappresentate dall'ematoma, dall'infezione e dalle cicatrici ipertrofiche, complicanze comuni a tutti gli interventi chirurgici.
Se desiderate maggiori informazioni visitate il sito della S.I.C.P.R.E. (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica): www.sicpre.org